Accademia di Kinesiologia

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        Intervento al Congresso Internazionale IASK di Parigi, maggio 2007

 

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Interazione Olistica®

 

 

 Ogni persona desidera il proprio benessere, perlomeno dichiaratamente. Ma che significato assume veramente tale termine?

 Nella parola benessere c'è molto di più della semplice assenza di malattia. Basti considerare la famosa definizione fornita dalla Organizzazione Mondiale per la Sanità – OMS (World Health Organization – WHO) nella sua costituzione a New York nel 1946: “Uno stato di completo ben-essere fisico, mentale e sociale, e non la mera assenza di malattia o infermità” (“A complete state of physical, mental and social well-being, and not merely the absence of disease or infirmity”).

 Una condizione di questo tipo coinvolge tutti gli aspetti individuali della persona: il suo corpo fisico, senza dubbio, ma anche il rapporto con sé stessi e con gli altri, la gestione delle aspirazioni e del proprio vissuto, e ogni ulteriore componente biochimico, emotivo, energetico e spirituale. Sono proprio questi i fattori che, se non correttamente gestiti, portano alla somatizzazione del disagio nella persona. Da questo punto di vista è la carenza di benessere che conduce alla malattia, e dunque trova applicazione anche qui la famosa regola aurea: prevenire è meglio che curare.

 La prevenzione però in tali casi non è così semplice, dato che tipicamente fa riferimento a stati indicati come sub-clinici, verso i quali la Medicina Convenzionale non rivolge la propria attenzione nemmeno a livello di terminologia.

 Per indirizzare in maniera utile, sicura e costruttiva tali situazioni è necessario essere in grado di stabilire un rapporto terapeutico con tutte le differenti strutture costituenti la persona, in maniera perfettamente bilanciata e consentendo a ciascuna di esse (che si tratti indifferentemente di un aspetto squisitamente energetico oppure fisico-strutturale) di esprimere le informazioni in essa contenute in maniera rispettosa della ecologia della persona, cioè riconoscendo le esigenze dei vari aspetti manifestati, anche di quelli più reconditi, in un’ottica armonica e unitaria rivolta al massimo bene dell’individuo.

 Ciò può comportare una rivoluzione copernicana nel rapporto terapeutico con la persona, consentendo di riconoscere alcuni dei disagi in quel momento presenti quali soluzioni ed opportunità rispetto alle effettive  esigenze individuali, osservando in maniera ecologica un quadro unitario della persona, ed individuando quelle esigenze o difficoltà profonde, tipicamente ignorate a livello cosciente, da cui dipende l’effettivo benessere personale e dunque la propria salute.

 Come sopra indicato, se è vero che la portata e l’efficacia di un tale approccio terapeutico è manifesta nella sua applicazione, è altresì vero che da un punto di vista tecnico esso pone all’operatore difficoltà rilevanti, alcune delle quali sino ad ora nemmeno considerate. Si tratta infatti di manifestare una rilevante competenza terapeutica in settori normalmente distinti, alcuni dei quali raramente esaminati, affinché un tendine o un chakra siano gestiti con la stessa naturalezza da parte dell’operatore. Inoltre è necessario mantenere un equilibrio assoluto nel riferirsi ad essi, senza alcuna preferenza individuale per uno qualsiasi dei differenti aspetti strutturale, nutrizionale, emotivo, mentale, energetico, spirituale. Una volta raggiunta tale padronanza e competenza, è necessario fare la cosa più difficile: dimenticarsi di sé e rimanere in silenzio interiore ad ascoltare l’altro, sublimando le proprie conoscenze e affinando tutti i propri sensi al completo servizio della persona.

 Questa è l’arte e la scienza della Interazione Olistica® (Holistic Interaction®): il poter dare voce anche agli aspetti più sottili e reconditi dell’individuo, consentendo l’espressione e il riconoscimento delle relative esigenze al fine di una loro risoluzione, mantenendo nel frattempo una visione equilibrata ed ecologica in relazione ai differenti contributi.

 La Interazione Olistica® nasce come naturale sviluppo ed evoluzione della visione terapeutica mantenuta dalla Accademia di Kinesiologia nella sua pluriennale attività di ricerca. Da un punto di vista tecnico essa esprime infatti da anni una raffinata competenza multidisciplinare, che si articola attraverso Discipline Terapeutiche differenziate fra loro quali: Kinesiologia, Naturopatia, Terapia Craniosacrale, Cyberkinetics, Sound Therapy, Emotional Freedom Technique (E.F.T.), Applied Physiology, Neural Organization Technique (N.O.T.), Polarity Therapy, Neurostructural Integration Technique (N.S.T. - Bowen Technique), Rimodellazione Emisferico Cerebrale, Riorganizzazione Nutrizionale, Blue Print.

 A fronte della vasta e approfondita competenza tecnica richiesta, l’elemento fondamentale nell’applicazione della Interazione Olistica® rimane l’espressione del silenzio interiore, che tutto accoglie al suo interno. Come ha scritto Lao Tsu nel suo Tao-Teh-Ching: “Chi parla non sa, chi sa tace” (Pensiero N° 56).

 Scopo della Interazione Olistica® è il riconoscimento delle esigenze fondamentali della persona, che quando trascurate a qualsiasi livello compromettono lo stato di benessere e creano le premesse per la malattia. Si tratta di ascoltare, non di parlare; di osservare, non di agire. Eppure proprio tale approccio, ‘minimalista’ e per niente spettacolare nei confronti del paziente, mantiene in sé un’enorme capacità terapeutica, operando in maniera perfettamente armonica e sinergica con le risorse individuali della persona. Come non citare ancora al riguardo Lao Tsu, quando scrive nel suo Tao-Teh-Ching: “Perché il saggio non viaggia, eppure sa; non guarda, eppure comprende; non fa, eppure compie” (Pensiero N° 47).

 La Interazione Olistica® applica coscientemente nell’ambito terapeutico le risultanze delle più recenti ricerche sulla realtà, che Scienze come la Fisica Quantistica hanno investigato in maniera innovativa e profonda nell’arco dell’ultimo secolo. La non esistenza di sistemi isolati, già assunta da gran parte delle culture orientali, è una realtà sperimentalmente evidenziata ormai da molti anni dalla Fisica, ma che molte Scienze, soprattutto nell’ambito terapeutico, sembrano preferire ignorare a vantaggio di una fallace “oggettività” dell’approccio. Eppure il paziente e il terapeuta, lungi dall’essere due entità isolate, non possono evitare di costituire un nuovo sistema, a cui ciascuno dei due fornisce il proprio contributo. Conoscerne le regole permette di ottimizzarne i risultati.

 La realtà, anche scientifica, è infatti soggettiva e non oggettiva, e nell’ambito terapeutico non può che assumere quale riferimento valido quello del paziente. La sua soggettiva visione della realtà è infatti determinante ai fini del suo stato, ed è operando dal suo interno che le guarigioni più profonde diventano possibili.

 La Interazione Olistica® riprende così il senso di terapeuta nella sua accezione etimologica originaria, quale “servizio” nei confronti della persona (tale parola deriva infatti direttamente dal termine greco 'therapéia', con il significato di 'servizio'). Nel riferimento terapeutico allargato della Interazione Olistica® le differenti tecniche impiegate, dalle più semplici alle più complesse, non vengono mai applicate come una sorta di manifestazione della competenza dell’operatore, bensì solo e unicamente quale specifica risposta alle esigenze articolate e complesse sottilmente espresse dal paziente e altrimenti difficilmente avvertibili. Il loro riconoscimento e soddisfacimento, grazie a tale affinata capacità di comunicazione terapeutica, costituisce infatti un aspetto centrale di questa Disciplina.

 Risulta davvero sorprendente, sulla base della ormai pluriennale esperienza clinica nell’applicazione della Interazione Olistica®, ciò che il terapeuta può rappresentare per il benessere della persona. Dall’altra parte molti professionisti considerano inaccettabile l’applicazione della necessaria umiltà nell’ascoltare ed incontrare da un luogo di silenzio interiore le spesso sorprendenti esigenze recondite della persona. Ciò può infatti comportare l’utilizzo, invece di complessi protocolli appresi con fatica dopo molti anni di studio, di qualcosa di apparentemente banale e niente affatto “tecnico”, ma assai più rispondente in quel momento alle specifiche esigenze della persona. Alcuni terapeuti giudicano ciò non professionale, e lo designano perciò come poco serio. Gioverebbe però ricordare che Terapia significa anzitutto servizio nei confronti della persona, e delle sue esigenze effettive.

 D’altra parte in tutte le arti e le scienze la capacità e l’esperienza conducono a una semplicità essenziale, che si traduce nella massima efficienza. Lo scopo della Interazione Olistica® consiste nell’effettuare con il paziente la cosa giusta al momento giusto, basandosi sul riconoscimento delle sue esigenze effettive. Ciò rappresenta un vertice di eccellenza tecnica che si manifesta nei confronti del paziente con una disarmante semplicità minimalista; un osservatore non preparato non riuscirebbe mai ad immaginare le sofisticate modalità di comunicazione ed elaborazione terapeutica che vi si dispiegano.

 La Interazione Olistica® rappresenta quindi un processo squisitamente naturale, in cui il messaggio originario, espresso a vari livelli da parte della persona, mantiene la sua valenza primaria e viene riconosciuto e soddisfatto arginando qualsiasi distorsione e adattamento alle usuali esigenze comunicative. Da questo punto di vista l’applicazione nell’ambito terapeutico delle ricerche sino ad oggi compiute all’interno della Cibernetica, e quindi nelle dinamiche di tutti i processi di comunicazione e controllo, è un merito pionieristico che va legittimamente riconosciuto a Cyberkinetics® dell’inglese Alan Sales.

 La denominazione  “Interazione Olistica®” vuole rendere in sé omaggio a due massimi risultati conseguiti dalla ricerca umana rispettivamente in Occidente e in Oriente. Il termine “Interazione” rammenta infatti uno dei risultati più sorprendenti e importanti nello studio della realtà compiuto dalla Fisica Quantistica, e cioè l’impossibilità di una valutazione "oggettiva”, e come invece l’osservatore, o in questo caso il terapeuta, non possa evitare di interagire con il paziente dando forma ad un nuovo sistema composito che nasce dall’unione dei due. Dall'altra parte “Olistica”, termine oggi molto diffuso se non addirittura abusato, che deriva dal greco “holos” e rappresenta l’unione di ogni cosa con il tutto, ovvero come nulla esista di isolato. Concetto questo centrale in gran parte della cultura orientale.

 Interazione Olistica® dunque come unione di Occidente e Oriente al servizio della persona, o “therapeia”.

  

 

Dr. Diego Vellam

Accademia di Kinesiologia - Italy

 

 

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